RAPERONZOLO. Il canto del crescere
C’era una volta una bambina che si chiamava Ravanellina… Anzi, c’erano un uomo e una donna che desideravano tanto, ma proprio tanto, avere una bambina…”. Così inizia la fiaba di Raperonzolo, o Ravanellina…
Crediti:
produzione Teatro del Buratto
Testo e regia di Renata Coluccini
Con Cristina Liparoto e Sabrina Marforio
Disegno luci di Marco Zennaro
Durata spettacolo: 60 minuti
La fiaba di Raperonzolo viene rivissuta e narrata da due figure femminili (tutti siamo un po’ Raperonzolo) che attraversando il bosco ne trovano le tracce tra le foglie e gli alberi. La storia è quella nota: un uomo e una donna vivevano accanto a un meraviglioso giardino protetto da alte mura, che apparteneva a una potente strega. Essi desideravano ardentemente un figlio e, quando la donna rimase finalmente incinta, fu presa da una gran voglia di mangiare alcuni raperonzoli che crescevano nel giardino della vecchia maga. Durante la notte il marito scavalcò le alte mura per procurargliene qualche mazzetto, ma si ritrovò faccia a faccia con la strega. Questa, nonostante le giustificazioni dell’uomo, decise di punirlo, consentendogli di tornare a casa con i raperonzoli sottratti a condizione che, una volta nato, il bambino tanto atteso fosse consegnato proprio a lei al compimento del dodicesimo anno. Disperato, l’uomo alla fine acconsentì. Il tempo passò e nacque una bella bambina. Quando la bimba compì 12 anni, la strega la prese con sé e la chiuse in un’alta torre senza porte e senza scale nel mezzo del bosco. Un giorno il figlio di un Re, che per caso passava nei dintorni, sentì Raperonzolo cantare e fu rapito dalla sua incantevole voce. L’incontro con il principe diviene spinta decisiva per fuggire dalla torre e trovare una propria strada nel mondo
“Ho attraversato il bosco e… Ce l’ho fatta! Anche se mi si sono impigliati i capelli tra i rami, anche se le ombre mi hanno sfiorato, ho scoperto la strada giusta! Nel bosco le foglie mi sussurrano ancora la storia di Ravanellina, che è arrivata proprio qua, molto tempo fa. C’era una volta una bambina che si chiamava Ravanellina… Anzi, c’erano un uomo e una donna che desideravano tanto, ma proprio tanto, avere una bambina…”. Così inizia la fiaba di Raperonzolo, o Ravanellina…
… E il loro desiderio si avverò: un bel giorno si accorsero di aspettare una bambina! La madre allora, fu presa da una gran voglia di mangiare dei ravanelli che, sfortunatamente, crescevano solo nel giardino della vicina: una strega. Il marito, volendo accontentare la moglie, una notte entrò nel giardino della strega. Questa, però, lo sorprese e, in cambio dei ravanelli, lo costrinse ad accettare un patto: “Quando Ravanellina compirà 12 anni, io verrò a prenderla e da allora diventerà mia figlia”.