Il Mago di Oz
Una delle favole più belle per l’infanzia, tratto dal celebre racconto di L. Frank Baum che conserva intatto il suo fascino nel tempo. Un meraviglioso viaggio, in quel pericoloso e tortuoso cammino che è il crescere, il diventare grandi. Ci vuole decisamente cervello, cuore e coraggio!
Bambini €5,00
co-produzione Fondazione Aida e Febo Teatro
elaborazione testo Gianluca Meis
regia Pino Costalunga
con Claudia Bellemo, Sara Favero, Nicola Perin
pupazzi Nicola Perin
realizzazione scenografie Guglielmo Avesani
Ne Il Mago di Oz Dorothy, una bambina che vive nel Kansas assieme ai propri zii, viene scaraventata da un ciclone improvviso in un paese popolato da strani personaggi. Atterra nel villaggio dei Succhialimoni, degli ometti bizzarri che la ringraziano perchè ha ucciso la Strega cattiva dell’Est, schiacciata dalla caduta della casa.
Il suo unico pensiero è quello di fare ritorno a casa, ma pare che il solo che possa aiutarla è il Mago di Oz. Lungo il cammino che la condurrà dal Mago, Dorothy incontra lo Spaventapasseri, il Boscaiolo di Latta e il Leone Vigliacco. I nuovi amici di Dorothy pensano di avere un vuoto da colmare, per questo hanno bisogno dell’intervento del Mago di Oz. Lo Spaventapasseri crede di aver bisogno di un cervello, il Boscaiolo di Latta di un cuore e il Leone di coraggio, mentre Dorothy non vuole fare altro che ritornare nel suo paese.
Durante il viaggio, ognuno di loro, affrontando le proprie paure per superare gli ostacoli che incontrerà lungo il percorso, mostrerà di possedere già ciò che pensava gli mancasse.
Rivolgendoci direttamente al testo di Baum, nel nostro Il Mago di Oz abbiamo cercato di evidenziarne l’aspetto più “fantastico” legato a quell’esperienza attraverso cui tutti siamo passati. Quel pericoloso e tortuoso cammino che è il crescere, il diventare grandi. Ci vuole decisamente cervello, cuore e coraggio!
“Tre attori che usano non solo la parola, ma anche e soprattutto il corpo con il suo ritmo e le sue mille possibilità. Un gioco molto simile a quello che fanno i bambini. Questo sarà il nostro gioco teatrale, un gioco che sembra alle volte i bambini di oggi abbiano dimenticato. Che è stato proprio sostituito da tutte quelle “diavolerie” elettroniche – utili nel teatro come sono spesso utili anche ai bambini – ma che sembrano aver sopito la fantasia e la forza creativa del nostro “io bambino”, sia in teatro come nella vita. Uno spettacolo con in scena attori e pupazzi, adatto a tutti a partire dai 4 anni.”
Pino Costalunga – regista