Cristiana Capotondi in: “LA VITTORIA È LA BALIA DEI VINTI”
Cristiana Capotondi affronta il bombardamento di Firenze del ’43 nel monologo di Marco Bonini. Tra l’evocazione fiabesca e la ricostruzione storica, una madre racconta alla figlia piccola che sotto le bombe non ci sono né vincitori né vinti.
CREDITI
Di: Marco Bonini
Con: Cristiana Capotondi
Produzione: Stefano Francioni Produzioni
Durata: 80 minuti
Cristiana Capotondi affronta il bombardamento di Firenze del ’43 nel monologo di Marco Bonini. Tra l’evocazione fiabesca e la ricostruzione storica, una madre racconta alla figlia piccola che sotto le bombe non ci sono né vincitori né vinti.
Tra fiaba e ricostruzione storica, Cristiana Capotondi rievoca il bombardamento di Firenze del ’43.
È il racconto, di una madre alla figlia, di quella notte del 25 Settembre, quando uno stormo di 36 aerei Wellington inglesi, mirando all’importante nodo ferroviario della stazione di Campo di Marte, manca inesorabilmente l’obiettivo ferroviario causando così la morte di centinaia di civili.
Moglie del sovrintendente dei beni culturali di Firenze, nonna Vittoria risiede a Palazzo Pitti dove si trova al riparo nelle cantine. All’incubo della guerra si aggiungerà per la donna la difficoltà di difendere una scelta condizionata da tabù sociali e pregiudizi: allattare i due gemelli della sua balia che aveva perso il latte a causa dello shock.
Ma la guerra è uguale per tutti, sotto le bombe non ci sono più corti e signorie. E i bambini, che non causano o iniziano le guerre, sono le vittime più vulnerabili.
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